Kaizen, cos'è? Definizione tecnica di questo principio

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Kaizen, cos'è? Una definizione
23 dicembre 2021

Cos'è il Kaizen? Per trovare una definizione chiara dobbiamo interrogare la lingua giapponese. Con questo termine si intende la perfezione, il raggiungimento di uno stato di grazia.

Questo si collega a un ambito molto pratico, terreno: la lean production. Ovvero la produzione snella, la capacità di creare un processo creativo e organizzativo gestito seguendo un principio chiaro: l'ottimizzazione continua. Vale a dire quel processo di Deming che permette di ottimizzare tutto.

Il concetto si collega al Giappone perché i principi di questa metodologia organizzativa nascono nella terra del Sol Levante, negli stabilimenti Toyota, negli anni Ottanta del Novecento. Ma cosa significa esattamente Kaizen all'interno della cornice della lean organization e del relativo management?

Kaizen cos'è, una definizione

Il concetto di Kaizen nasce grazie all'ingegnere Masaaki Imai nel 1986. Il suo significato è molto particolare: cambiamento per il meglio. Infatti il termine si divide in due parti: kai, cambiamento o miglioramento, zen, migliore. Quindi Kaizen può essere tradotto come miglioramento continuo.

Il Kaizen (改善) rappresenta un processo interno avvenuto negli stabilimenti Toyota che ha permesso di eliminare tutte le perdite, gli eccessi e gli sprechi per focalizzare l'attenzione solo sul valore. Oltre ai vari concetti di lean organization - tipo il Just in Time o il metodo Kanban - il principio Kaizen si ritrova anche nella crescita personale e nell'auto-realizzazione dei singoli individuo.

Cosa significa Kaizen per un'azienda

Abbiamo detto che Kaizen è il miglioramento costante. 

Ma cosa significa tutto questo per l'azienda che decide di applicare le regole della lean production e di sposare i principi del Kaizen?

Miglioramento basato su alcuni principi. In primo luogo piccoli passi, non rivoluzione. Il miglioramento che si basa sul Kaizen punta verso osservazione, studio del terreno, modifica e registrazione dei numeri per capire come ha influenzato quel dettaglio. Per poi ricominciare e applicare questo flusso a tutto ciò che può essere migliorato. Quindi non si tratta di rivoluzione ma di evoluzione continua.

Il Kaizen parte dall'idea costante, su tutti i fronti, basandosi sui dati concreti e non sull'improvvisazione. Attraverso questo faro, questa stella cometa da seguire, è possibile ridurre tutto ciò che rappresenta uno spreco per migliorare le performance e i risultati economici.

Quali sono i principi del Kaizen

Nella sua semplicità, il concetto di Kaizen si basa su una serie di elementi ben precisi che consentono di ottenere i risultati sperati. Ecco alcuni punti decisivi di questo principio organizzativo:

  • Trovare ed eliminare gli sprechi (muda).
  • Puntare solo sul valore produttivo.
  • Utilizzo di processi automatizzati e standardizzati.
  • Eliminazione dei rischi e della cattiva comunicazione.
  • Riduzione del lavoro pesante.
  • Uso del metodo scientifico per prendere decisioni.
  • Allineamento del personale.
A questi si aggiungono le 5S della lean production, ovvero i punti che consentono di avere spazi di lavoro sempre in linea con le esigenze di produzione snella e in grado di rispettare dei criteri di affidabilità, sicurezza e produttività invidiabili. Ecco i pilastri di questa metodologia:
  • Seiri (Ordine).
  • Seiton (Stabilizzazione).
  • Seiso (Pulizia).
  • Seiketsu (Standardizzazione).
  • Shitsuke (Sostenere).

Uno dei principi fondamentali del Kaizen è la capacità di coinvolgere, a livello aziendale, ogni fascia del personale. Le professionalità coinvolte nel processo produttivo devono essere allineate, i dipendenti devono condividere la logica aziendale rivolta al miglioramento continuo.

Ognuno deve fare la sua parte, se salta un componente il meccanismo non funziona.

E' anche grazie al metodo Kaizen che è possibile individuare anelli deboli del processo produttivo.

Dove si applica il Kaizen

Ci sono diverse tecniche che prendono spunto dal metodo Kaizen. Uno dei più noti è il già citato Just in Time: non è più un accumulo di merce, materie prime e oggetti dedicati alla produzione ma un richiamare solo quando serve il necessario in modo da eliminare sprechi e uso improprio di spazi, risorse e materie prime. A questo si collega la logica pull che si contrappone alla push.

Non sono più rivolto a spingere in azienda ciò che serve ma tiro dentro solo quando serve. Chiaramente a tutto ciò fa riferimento un'attrezzatura specializzata per ottenere tempi migliori e organizzazione adeguata degli spazi.

Questa è solo una possibile lista. Il nostro lavoro: fornire tutto ciò che serve per realizzare il concetto di Kaizen in azienda. Vuoi maggiori informazioni? Contattaci a info@utekvision.com